Poco fa è successa una cosa
straordinaria: una folata di vento mi ha scompigliato i riccioli
rossi freschi freschi di parrucchiere ed io improvvisamente ho
capito! Ho capito tutto! Cioè non proprio tutto....tutto si fa x
dire. Però ho capito una cosa fondamentale : la mia psicoterapia è
finita. Diciamo che avrei già dovuto fare mente locale su questo
punto visto che è già da un bel pò che non necessito del mio
strizzacervelli ed è già da un bel pò che non contribuisco a
pagare il mutuo della sua casa al mare. Non sarò stata
brillantissima ma seguendo il detto "chi va piano va sano e va
lontano" non c'è dubbio che io, seppur parecchio piano, sia giunta alla consapevolezza di non aver più bisogno di scrivere
questo blog! Non ho più bisogno di esternare, destrutturare e guardare da una certa distanza i mal di pancia
provocati dalle elucubrazioni stimolate dal mio terapeuta! Quindi
significa anche che non ho più mal di pancia elucubrativi? Ehm....a
me risulta di averne avuti di violenti negli ultimi mesi. Ma come
mai? Lui tanto tempo fa mi ha detto: "Hai ricominciato ad
ascoltare la musica nella tua testa. Senti di nuovo il profumo dei
fiori. Mangi il cioccolato solo fondente e amaro com' è
d'uopo che sia. Hai imparato a bere il caffè amaro perchè lo
zucchero aggiunto ne rovina il sapore originario. Perchè in generale
quando lo zucchero è aggiunto rovina un pò tutto..... E con le
persone per te è uguale: niente zucchero aggiunto, così tanto x
fare scena, ma solo sapori autentici e genuini. Abbini lo smalto delle mani a quello dei piedi solo se ti va. Hai scoperto che ti piacciono i cappotti e le coperte di lana. Che a volte rattoppare è meravigliosamente poetico mentre altre volte buttare tutto via ti fa tirare un respiro di sollievo. Che ricominciare è sempre bello. E soprattutto hai
capito quali sono i tuoi sapori ed i tuoi colori. Non hai più
bisogno di me. Và e vivi.....e ricorda bene: stai sempre alla larga dallo zucchero aggiunto"
E insomma dopo aver ricevuto il
patentino con la scritta : PRONTA X LA VITA, io siccome me l'ha detto
lui, mi sono convinta di essere pronta e sono andata. E com' è
andata? Beh non posso dire che sia andata alla grande....il mal di
pancia ogni tanto torna. A volte proprio di brutto. La tachicardia
pure. E a volte mi accorgo che sto trattenendo il respiro da chissà
quanto....e siccome me ne accorgo riprendo a respirare. Insomma non
sono stati proprio soldi buttati!
Ma se non è più colpa delle
elucubrazioni psicoterapeutiche di chi è stavolta la colpa?
Chi è, o meglio, cos'è che stimola
all'infinito i miei sensi di colpa provocandomi insonnia,
tachicardia, sudorazione fredda e calda, blocco della respiro,
attacchi di ansia e compagnia bella? La risposta me l'ha data oggi la
folata di vento: LA MIA FAMIGLIA. Come sopravvivere alla mia famiglia
è il seguito di come sopravvivere alla psicoterapia perchè lo
psicoterapeuta te lo scegli, lo paghi, ti rivolta come un calzino ma ti riempie di sano e abbondante amore
terapeutico, colma i vuoti che ti ha costretto a portare alla luce a picconate e gestisce le montagne russe emotive su cui ti ha scaraventata senza pietà e
quando ha finito il suo lavoro lo ringrazi lo saluti e vai x la tua
strada. Una famiglia no. Non c'è psicoterapia che tenga. La tua
famiglia l'hai analizzata pezzo per pezzo. Conosci tutti i meccanismi
che dominano e regolano le menti di ognuno dei suoi componenti e sai come ognuno di
loro riesce a fotterti. Eppure non c'è distanza sufficiente a
ripararti dagli uragani emotivi che la tua famiglia riesce a
scaraventarti addosso e da cui ti fai puntualmente risucchiare. Come
sopravvivere a tutto ciò? Se lo sterminio di massa è un'opzione che
ti fa vedere in lontananza miraggi di agognata libertà fisica e metafisica ma che non suscita
l'approvazione del Piccolo Buddha che è dentro di te, al momento l'unica
soluzione è lasciare che Mirtilla destrutturi e metabolizzi anche
questo.....