domenica 8 febbraio 2009

Amici




Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall’amico non rattristatevi:la sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito. Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l’amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia.Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora
Kahlil Gibran

4 commenti:

giorgio ha detto...

A parte il bel brano di Gibran, mi sono soffermato più del solito sulle due immagini a sinistra, sopra alla domanda "Capito il perchè della psicoterapia"? E mi è venuto da pensare: "Perchè non possono coesistere in te quelle due immagini?" Secondo me possono coesistere benissimo e rappresentare entrambe una grande ricchezza.
Ciao, Giorgio

Mirtilla ha detto...

......è il "come" farle coesistere che mi crea qualche problemuccio...perchè, devi sapere, che le due signorine non vanno molto d'accordo per cui periodicamente una delle due accoppa l'altra e prende il sopravvento fino a quando quella precedentemente accoppata non si rialza e decide di vendicarsi e così non fanno altro che litigare continuamente!!

giorgio ha detto...

Mirtilla, scusa se insisto, ma secondo me il modo c'è. Forse devi stare con persone che ti apprezzino non in uno solo dei due modi. Invece di accopparsi l'un l'altra, dovrebbero accoppare chi le vuole separate e poi farsi quattro risate insieme alla faccia loro.

Anonimo ha detto...

Forse Mirtilla potrebbe darsi che quelle figure, parti di te, non attendano altro che unirsi e aiutarsi a vicenda, senza litigi.Molto dipende da noi, più pensiamo che siano in lite più lo saranno certamente, e chissà per quanto tempo.
Lascia che si esprimino da sole, non pensarci troppo su amica mia, segui il loro flusso e soprattutto segui te stessa.
Anche a me piace Gibran, ma un altro autore disse che la vera libertà non sta nello scegliere tra il bianco e il nero, ma nel sottrarsi a questa scelta già prescritta.
Ci sono le due parti...ma non devi scegliere, sono TE STESSA, falle vivere, arriveranno ad amarsi col tempo! ;)

Valerio